Ieri c’è stato l’ultimo appuntamento con il laboratorio di arteterapia al Centro Aleph a Soccavo.
Per tre mesi abbiamo parlato di emozioni, abbiamo provato ad affrontarle a guardarle negli occhi, a saperle riconoscere e a costruire gli strumenti per poterle gestire.
Ho deciso di chiudere il laboratorio con l’esperienza del dono.
Ogni partecipante ha provato a rileggere il suo percorso, focalizzando la sua attenzione sul bisogno.
Ognuno di loro ha poi costruito il proprio dono in relazione al suo bisogno, si è scritto una dedica e si è presentato agli altri attraverso il suo prodotto artistico.
Le fotografie raccontano i vari momenti del laboratorio, dalla preparazione del setting, alla realizzazione dei singoli doni
Molto importante è stata in tal senso la lettura di una poesia di Kahlil Gibran: “Il dono.”
Ci sono quelli che danno poco
del molto che hanno
e lo danno per ottenerne riconoscenza
e il loro segreto desiderio guasta i loro doni.
E ci sono quelli
che hanno poco e danno tutto
sono proprio loro
quelli che credono nella vita,
e nella generosità della vita,
e il loro scrigno non è mai vuoto.
Ci sono quelli che danno con gioia
e quella gioia è la loro ricompensa
E ci sono quelli che danno con dolore
e questo dolore è il loro battesimo.
E ci sono quelli che danno
e nel dare non provano dolore
né cercano gioia
né danno pensando alla virtù.
Essi danno come in quella valle laggiù
Il mirto esala nello spazio la sua fragranza
Per mezzo delle mani di gente come loro
Dio parla e dietro ai loro occhi
egli sorride alla terra.
E’ bene dare quanto si è richiesti,
ma è meglio dare quando,
pur non essendo richiesti,
si comprendono i bisogni degli altri
E per chi è generoso
Il cercare uno che riceve
È gioia più grande che il non dare
E c’è forse qualcosa che vorresti trattenere?
Tutto ciò che hai un giorno o l’altro sarà dato via
perciò dà adesso,
così che la stagione del dare sia la tua,
non quella dei tuoi eredi