Quest’anno mi è venuta voglia di rimettere nei miei corsi, dopo 10 anni di assenza, la creazione dei foto collage.
La differenza tra allora ed oggi è nello scopo nuovo che attribuisco a questo tipo di lavoro.
Oggi sono nel pieno del mio percorso di arteterapia che mi fa guardare tutte le cose del mondo con una prospettiva molto nuova…piena di possibilità ..basta solo incanalare le energie di coloro che decidono di mettersi in discussione e lanciarsi in questa piccola avventura.
Sto provando a creare percorsi per guardare dentro se stessi e raccontare anzi raccontarsi agli altri e racconto dopo racconto, restituire benessere a chi anche con molta difficoltà mette assieme i tasselli della sua storia.
Il fotocollage è uno strumento potentissimo che con molta semplicità e nessuna ansia da prestazione ti mette facilmente in contatto con te stesso e tira fuori le tue storie incredibili nelle quali le mille connessioni che si accendono restituiscono alcune possibili risposte ai tanti luminosi dubbi che vengono fuori lungo la strada. Trovo affascinante lavorare con il fotocollage perchè è semplice ed alla portata di tutti e conferisce leggerezza ai tentacoli che ogni tanto si impossessano dei nostri pensieri; c’è solo da scomporre e ricomporre. In queste immagini ci sono alcuni fotocollage in costruzione realizzati in due dei corsi nei quali ho insegnato quest’anno: un gruppo di tossicodipendenti in un centro di recupero con i quali stiamo costruendo dei fotolibri che raccontano la loro vita ed un gruppo di studenti di architettura ai quali ho chiesto di rispondere alle esigenze di uno spazio a loro caro. La reazione di entrambe i gruppi se pur espressa con modalità diverse è stata per certi versi molto simile; una iniziale resistenza legata a tanti piccoli imbarazzi seguita poi da un lento e graduale entusiasmo che ha liberato in tutti loro le più fervide fantasie che con la solo fotografia facevano fatica a venire fuori.
Grazie a tutti i miei mentori che in questo percorso mi aiutano ad aiutare.