Carl Gustav Jung sosteneva che: “Ognuno di noi è seguito da un’ombra. Meno questa è incorporata nella vita conscia dell’individuo tanto più è nera e densaâ€, intendendo affermare cioè che l’ombra è l’insieme di tutti gli aspetti più oscuri (e spesso sconosciuti) della nostra personalità , quelli che razionalmente riterremmo inaccettabili e/o inappropriati. L’Ombra, intesa in questi termini, è una parte naturale di noi stessi che, se riconosciuta e accettata, può rivelarsi una risorsa importantissima per la nostra maturazione psicologica.
Nel nostro vivere quotidiano spesso guardiamo alla nostra ombra come all’insieme di quelle qualità che non accettiamo di noi stessi; quelle che quando ci guardiamo allo specchio non si vedono nel nostro riflesso, perché decidiamo di non vederle.
Partiremo da questa premessa, che anima tutti noi che spesso proviamo a dare un nome ai nostri piccoli malesseri, per compiere, in gruppo, una esperienza che abbraccerà la fotografia e le parole.
Guarderemo fotografie, sceglieremo fotografie, realizzeremo un piccolo collage su di una cartolina e la invieremo alla nostra parte in ombra.
Concluderemo il laboratorio con un momento di condivisione di gruppo dei lavori prodotti