Oggi al Centro Aleph di Soccavo c’è stato il nostro consueto appuntamento con il laboratorio di fotografia terapeutica. Abbiamo costruito la rete delle relazioni affettive. Su ogni spago si svolge un racconto scritto da un utente messo in scena con delle fotografie e dedicato ad un altro componente del gruppo.
Gli spaghi sono attaccati al muro sul lato corto della stanza e disposti parallelamente. La rete inizia a costruirsi attraverso un momento di condivisione di gruppo: cosa ti lega ad un’altra persona del gruppo, quale punto della sua storia ti colpisce e cosa potresti fare per lui?
Ad ogni domanda si intrecciano nuovi fili perpendicolari.
Alla fine la stanza si riempie. Come vi sentite all’idea di far parte di una rete?
È difficile camminare al suo interno? Muovendo il vostro spago si muovono anche gli altri: accade qualcosa di simile nelle nostre relazioni umane?
Maurizio Esposito ed io siamo usciti dalla stanza del laboratorio molto contenti: molte emozioni sono venute a galla